L'Associazione PFM propone una selezione di escursioni sull'Etna, vulcano attivo più grande d'Europa e sito naturale del Patrimonio dell'Umanità UNESCO.
Monti Sartorius
Facilmente raggiungibile dalle località di Fornazzo e Linguaglossa, il sentiero che porta ai Monti Sartorius è interessantissimo dal punto di vista naturalistico e geologico. Il percorso, all’incirca lungo 2 km, parte dalla sbarra della forestale e si dirige verso i conetti vulcanici, denominati “Monti Sartorius”, passando da una pineta a Pino Laricio (Pinus Nigra ssp Calabrica) endemico dell’Etna. Sbalorditivo sarà il panorama una volta giunti in quota, dalla quale con un pò di fortuna potremo udire i canti di diverse specie di uccelli tipiche degli ambienti boschivi, come la cincia mora e la cinciarella.
Lunghezza A/R: 4 km
Durata: circa 2h
Dislivello: 100 m
Quota Max: 1800 m slm
Difficoltà: facile (T)
N.B. In periodo invernale, in presenza di neve, è possibile effettuare il percorso con l'ausilio delle ciaspole.§
Torrente Sciambro
Questo torrente è uno dei pochi corsi d’acqua che si trovano sull’Etna, raggiungibile da Zafferana Etnea, sito sulla via Mareneve in direzione Linguaglossa. Il percorso si affronta passeggiando sul torrente lavico (quasi sempre in secca) potendo così osservare la presenza di vari elementi vulcanologici, come le lave cicerarie ed altro. Dopo aver risalito il torrente si torna indietro e si sale per il versante opposto raggiungendo un vecchio cratere dove al culmine di una scalinata vi è un rifugio e un panorama mozzafiato.
Lunghezza A/R: 4 km
Durata: 2h a/r
Dislivello: 50m
Quota Max: 1600 m slm
Difficoltà: facile
N.B. In periodo invernale, in presenza di neve, è possibile effettuare il percorso con l'ausilio delle ciaspole.
Monte Nero and Rifugio Timparossa
Partendo dalla stazione turistica di Piano Provenzana, si percorre una carrozzabile che porta ai crateri del 2002, dopo circa 1 km si svolta a destra in direzione M.Nero, qui si percorre una mulattiera e si attraversa la colata del 2002, il sentiero e ben riconoscibile grazie a dei segnali lasciati dai vari escursionisti. Si arriverà alle pendici del M.Nero dopo esserci stupiti di aver visto bombe vulcaniche e astragali aetnensis, il panorama si apre verso il versante Nord dell’Etna e i Peloritani, il percorso continua fino ad immettersi in una possente Faggeta e ci condurrà al rifugio Timpa Rossa, dove se siamo fortunati ci disseteremo con l’acqua del pozzo.
Lunghezza A/R: 6 km
Dislivello: 100 m
Quota Max: 2000 m slm
Tempo di percorrenza: 4/5 h
Difficoltà: media
N.B. In periodo invernale, in presenza di neve, è possibile effettuare il percorso con l'ausilio delle ciaspole.
Monte Nero degli Zappini
Il percorso ha inizio ai piedi di Monte Vetore ad una quota di 1750 m s.l.m. in un’ampia radura contornata da suggestive colate laviche e da fitti boschi che caratterizzano il tipico paesaggio etneo. Accompagnati dalle maestose pendici dell’Etna e dai coni avventizi di Monte Nero degli Zappini attraverseremo suggestivi paesaggi lavici colonizzate prevalentemente dalle tipiche essenze etnee come la ginestra etnea, spinosanto. Vedremo diverse colate antiche e recenti, come la colata che nel 2001 che si fermò vicino al giardino botanico della Nuova Gussonea. Visiteremo anche il bivacco di Santa Barbara, con accanto la Grotta S.Barbara formata da un caratteristico pozzo lavico, utilizzato in passato come neviera. Proseguendo il cammino ci inoltreremo nella fitta coltre boschiva di pini. Visiteremo il rifugio San Giovanni Gualberto (da fuori) e sulla via del ritorno poco prima di arrivare al punto di partenza.
Lunghezza a/r: circa 7 km
Dislivello: 200 m
Altitudine Max: 1860 m s.l.m.
Durata: 4/5 h comprensive di soste per spiegazioni
Difficoltà: Facile
Crateri sommitali
Prenderemo la funivia fino ad arrivare a quota 2500 m s.l.m. e poi proseguiremo in jeep fino a quota 2900 m s.l.m. (Torre del Filosofo). Da qui inizierà il trekking, circa 1 h 30 min. di cammino in salita per arrivare sull’orlo del Cratere centrale dal quale osserveremo la Bocca Nuova (3250 m s.l.m.) apertasi nel 1968, probabilmente il cratere più impressionante. Aggirando la Bocca Nuova ci ritroveremo sull’orlo della Voragine, il cuore del Cratere Centrale e da qui salendo in ripida ma breve salita, arriveremo al Cratere di Nord Est, formatosi nel 1911 e vera e propria cima dell’Etna (3329 m s.l.m.). Dalla sommità potremo spaziare a 360° con lo sguardo e scorgere verso nord le Isole Eolie. Qui faremo una pausa per il pranzo al sacco. Dalla cima inizieremo poi la discesa lungo il ripido ma facile pendio di ceneri e scorie, passando per l’anfiteatro vulcanico della Valle del Bove, una spettacolare depressione di 8 km di lunghezza e 4 km di larghezza, fino a ritornare alla stazione di partenza della funivia a quota 1900 m s.l.m.
Lunghezza: circa 7,5 km
Dislivello: 450 mt di dislivello positivo e 800 negativo.
Altitudine Max: 3250 m s.l.m
Durata: 5/6h comprensive di soste per spiegazioni e pranzo al sacco
Difficoltà: media
Monte Zoccolaro e Valle del Bove
Percorso naturalistico di circa due chilometri, praticabile esclusivamente a piedi. Raggiungibile dalla strada provinciale Zafferana - Rifugio Sapienza, si devia al km 6 in direzione di monte Pomiciaro. Lungo il sentiero è possibile osservare diverse forme di vegetazione, dai pioppi ai faggi, alle ginestre. Percorrendo l'ultimo tratto del sentiero si arriva alla meta, segnalata da una croce; da questo punto si gode di un panorama a trecentosessanta gradi, dall'Etna e la Valle del Bove a nord, alla baia di Giardini Naxos, Taormina e la Calabria a est, alla costa jonica a sud. La vetta del Monte Zoccolaro diventa meta privilegiata durante le eruzioni sul versante sud dell'Etna, consentendo agli escursionisti che vi si avventurano di notte di assistere ad uno degli spettacoli più suggestivi della natura.
Lunghezza A/R: 2,5 km
Durata: 2 h
Dislivello: 300 m
Quota Max: 1740 m. s.l.m
Difficoltà: facile/media (E)
Sentiero Schiena dell’Asino
L’escursione inizia con la visita ai Crateri Silvestri, formatisi nel 1892 in seguito ad una frattura tra quota 2600 e 1800 del versante sud dell’Etna. I crateri Silvestri prendono il nome dallo scienziato Orazio Silvestri, alcuni tra i coni vulcanici più famosi del vulcano perché a ridosso di una delle aree turistiche più importanti dell’Etna, quella del Rifugio Sapienza.
A seguire si effettuerà l’Escursione al Sentiero Schiena dell’Asino. Il sentiero parte da quota 1850 m, il primo tratto è caratterizzato da una rapida salita attraverso un rimboschimento di Pino Laricio. Salendo si giunge in un pianoro caratterizzato da vegetazione a pulvini spinosi (astragalus aetnensis) che costituiscono le estese praterie d'altitudine che grazie al loro apparato radicale, si insediano sulle piroclastiti stabilizzandone il substrato incoerente e favorendo la vita di altre specie vegetali. Da qui, volgendo lo sguardo verso Sud-est, si possono osservare i numerosi coni avventizi e le colate laviche scaturite dalla fessura e dalle bocche eruttive, di forma quasi circolare, dell'eruzione del 1792, caratterizzata oltre che dalla presenza dei cuscini spinosi dello Spino Santo (Astragalus siculus) e del Ginepro (Juniperus hemisphaerica), dalla Viola dell'Etna (Viola aetnensis), da qui si rimarrà meravigliati della bellezza e dell’immensità della Valle del Bove per poi riprendere la discesa verso il punto di partenza.
Lunghezza A/R: 6 km
Durata: 4h
Dislivello max: 200 m
Quota Max: 2050 m. s.l.m.
Difficoltà: media (E)
Valle del Bove
Il sentiero inizierà a quota 1850 m s.l.m. e, risalendo attraverso il sentiero “Schiena dell’Asino”, giungerà presso un pianoro dal quale, sporgendosi, si potrà ammirare dall’alto la Valle del Bove in tutta la sua magnificenza. Si procederà quindi con la discesa all’interno della struttura depressiva lungo i caratteristici canaloni che solcano le pareti della Valle per giungere all’interno del campo lavico. Infine, dopo un’approfondita esplorazione all'interno della valle, riprenderemo la via del ritorno attraverso un suggestivo bosco di faggi. Durante la passeggiata sarà possibile ammirare il paesaggio caratterizzato dal susseguirsi di colate laviche antiche e recenti con caratteristiche e suggestive strutture magmatiche. Sarà inoltre possibile apprezzare numerose “dagale” (porzioni di vegetazione isolata circondate da lave), diversi crateri avventizi, come Monte Simone (eruzione del 1811-1812) e i Monti Centenari (eruzione del 1852-1853), nonché alcune formazioni rocciose risalenti ai collassi del “Trifoglietto”.
Lunghezza: circa 10 km
Durata: 7/8 h
Dislivello: 400 m
Quota Max: 2000 m s.l.m.
Difficoltà: media
Grotta di Serracozzo e Valle del Bove
Partendo dal Rifugio Citelli 1740 m s.l.m., attraversando un fiabesco bosco di betulle, si giungerà davanti diversi canaloni, frutto dell’erosione delle acque piovane sulle lave. Una volta arrivati alla suggestiva grotta lavica di Serracozzo, nata durante l’eruzione del 1971, verrà effettuata la sosta per il pranzo al sacco. Il trekking continuerà in salita fino a raggiungere l’orlo della Valle del Bove dove improvvisamente si aprirà un panorama mozzafiato. Continuando a camminare in cresta, si potrà inoltre ammirare un paesaggio vulcanico unico, dalla importantissima valenza ambientale e naturalistica.
Lunghezza: 12 km a/r
Durata: 6 h
Dislivello: 500 m
Quota massima: 2250 m s.l.m
Difficoltà: medio-alta
Grotta dei Rotoli
Partendo dal Rifugio Clan dei Ragazzi 1500 m s.l.m., ci inoltreremo lungo il sentiero attraversando la Pineta Ragabo ed i suoi pini larici. Il percorso in discesa ci condurrà, dopo aver attraversato le colate laviche del 2002 e del 1865, alla grotta dei Rotoli, denominata così per via delle sue bizzarre morfologie. Questo tunnel di scorrimento lavico deve la sua formazione all'eruzione del 1865, la quale diede origine anche ai ben noti Monti Sartorius. Proseguendo ancora in discesa ci soffermeremo presso il bivacco di monte Crisimo per consumare il pranzo a sacco. Il trekking riprenderà in salita percorrendo un sentiero che costeggia il torrente Sciambro sino a giungere ai piedi del Primo Monte e chiudere così l’anello.
Lunghezza: 12 km
Durata: 6 h
Dislivello: 300 ca. m
Altezza massima: 1500 m s.l.m
Difficoltà: media
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Da Case Pirao a Monte Santa Maria
Durante il percorso dell'escursione a Case Pirao godremo dei prodotti dell’attività eruttiva del 1981 detta anche “Eruzione di Randazzo” che, attraverso una colata molto fluida, mise in pericolo l’abitato di Montelaguardia poco distante da Randazzo. Questa tipologia di eruzione permette la formazione di maestosi tunnel di scorrimento lavico. Lungo il nostro percorso avremo la possibilità di entrare per alcuni metri in uno di questi, scoperto nel 2000 e lungo circa 112 m: la “Grotta di Schadlish”. Il sentiero è suggestivo anche per la presenza di Bivacchi (rifugi) della forestale, tutti costruiti in pietra lavica ed aperti agli escursionisti. Il percorso si concluderà nuovamente a Casa Pirao effettuando un percorso ad anello e passando attraverso un sentiero che costeggia Monte Santa Maria (1632 m s.l.m.), nei pressi del quale è presente la più estesa e secolare faggeta dell'Etna.
NB. Su richiesta è possibile effettuare un tour Medievale di Randazzo con visita dei 3 quartieri storici (Latino, Greco e Spagnolo), delle principali delle chiese e del Museo di Scienze Naturali.
Lunghezza: 10 km circa
Durata: 6h circa
Dislivello: 400 m
Quota Max: 1600 m
Difficoltà: Medio-Facile (E)
Alla scoperta delle grotte dell’Etna
Il percorso inizierà a quota 1400 m s.l.m. percorrendo il sentiero “Grotta Corruccio”, attraverseremo alcune distese boschive intervallate da imponenti campi lavici tra le varie radure del versante nord dell’Etna.
Durante il percorso ammireremo interessanti esemplari di Pino nero laricio e molte altre essenze vegetazionali esclusive del territorio etneo tra cui alcuni relitti botanici risalenti agli ultimi periodi glaciali i quali, in diversi casi, contribuiscono alla formazione di fitti boschi dall’incantevole fascino.
Durante il percorso è prevista la visita a tre grotte laviche. La nota Grotta dei Lamponi: una delle gallerie laviche di scorrimento più lunghe dell'Etna. Tra i vari elementi di grande interesse sarà possibile apprezzare i tipici “denti di cane” ossia piccole stalattiti di rifusione di ambiente magmatico come anche caratteristiche rigature e cordoni orizzontali sulle pareti della volta.
Si procederà con la visita alla Grotta delle Femmine: struttura di scorrimento lavico nella quale si penetra attraverso un pozzo di 4 m. Il percorso si concluderà con la Grotta delle Palombe, galleria in cui si accede da un ampio pozzo largo 6 m e profondo 13 m. Si scenderà semplicemente lungo la parete sud del pozzo camminando su massi di crollo e detriti vari.
Lunghezza A/R: circa 13 km
Durata: 7/8 h
Dislivello: 400 m
Altitudine Max: 1800 m s.l.m.
Difficoltà: Media (E). percorso sviluppato su carrareccia e a tratti su campi lavici.
Degustazione ad alta quota: dalle betulle ai vigneti dell’Etna
Partendo da un incantevole sentiero nei pressi del Rifugio Citelli, attraverseremo un meraviglioso bosco di betulle, ovvero maestosi alberi a fogliame caduco che possono raggiungere i 15–30 m di altezza. Attraversando le colate del 1865, ci dirigeremo attraverso dei castagneti, in località Petto Dragone, dove ad attenderci in cantina, ci sarà un gustoso pranzo con degustazione di vini dell’Etna.
Lunghezza: 10 km
Durata: 4/5h
Dislivello: 600m (in discesa)
Altezza massima: 1600 m s.l.m.
Difficoltà: medio-facile
Data e ora partenza: da concordare
Punto di partenza: da concordare in base
Tariffa sevizio guida: da definire in base al numero di partecipanti.
Abbigliamento consigliato per tutte le escursioni: scarponcini da trekking, zainetto con acqua, k-way o simili, maglione, giubbotto pesante, cappellino e sciarpa
Prenotazione obbligatoria da effettuarsi preferibilmente almeno 48 ore prima della partenza
Per maggiori informazioni e/o prenotazioni: 3313457538 escursioni@associazionepfm.it