ganzirripiloneRiserva Naturale laghi di Ganzirri e Capo Peloro

Piacevole escursione all’interno della RNO di Capo Peloro, sita in localitá di Messina. 
Unica nel suo genere, è un luogo affascinante dal punto di vista naturalistico e paesaggistico. Istituita nel 2001, permette la conservazione di tantissime specie botaniche (acquatiche autoctone ed endemiche) e rappresenta un’area di sosta per tantissimi uccelli migratori. 
Arrivati alla chiesetta di San Nicola, all’interno del villaggio di Ganzirri, si parcheggia e ci si incammina all’interno della riserva, costeggiando il “pantano grande”. Durante il percorso potremo ammirare una delle torri saracene che ancora insistono lungo la costa messinese, custodita da “Pippo il checco” l’ultimo Nassarolo di Sicilia. Inoltre, lungo il nostro cammino osserveremo luoghi affascinanti che rendono questo luogo particolarmente spettacolare, come il pilone, la maestosa torre inglese e il lanternino. L’escursione darà quindi la possibilità di godere di paesaggi lagunari unici nel loro genere ma anche di scoprire tradizioni e luoghi simbolo del villaggio dei pescatori di Torre Faro.

Lunghezza:
 7 km circa
Durata: 5 ore
Difficoltà: facile (T)



Dorsale dei Peloritani 

Dorsale Peloritani17390779 1121339587994575 3390377924902950497 oPiacevole escursione che attraverso la dorsale dei Peloritani ci condurrà a Puntal Bandiera ed al rifugio forestale di “Case Maressa”, per vivere un un momento di convivialità e ristoro.
L’escursione prevede inizialmente la visita del santuario di Dinnamare (1130 m), dal latino “Bimaris” che significa due mari, chiamato così perché in quel tratto è possibile osservare sia il mar Tirreno che il mar Ionio. Successivamente inizieremo il trekking lungo la dorsale fino a Puntale Bandiera (1040 m), dove potremo ammirare, oltre ai paesaggi mozzafiato sui versanti ionici e tirrenici, anche specie arbustive tipiche della macchia mediterranea, orchidee, affioramenti rocciosi e tanto altro ancora.

Lunghezza:
 12 Km ca.
Durata: circa 6 ore
Dislivello: 250 mt
Difficoltà: media (E)



Puntale Pistulona e Enoteca Provinciale 

Il sentiero, facilmente percorribile, permette di ammirare gli antichi Palmenti greci, di notevole importanza storica. Singolari non soltanto nella forma, ma anche nella collocazione territoriale, i palmenti costituiti da piccole strutture nascevano presumibilmente con il fine di facilitare gli spostamenti del mosto dai luoghi di produzione sino ai luoghi di consumo. La flora dell’area interessata è tipica della macchia mediterranea, caratterizzata da specie arbustive quali: erica arborea, lentisco, etc. Le copertura erbacea è notevole lungo il percorso e si rinvengono specie legate alla classica “minestra serbaggia”: hipocheris radicata, Urospermum dalechampii, Crepis. Le specie arboree sono caratterizzate da querce come la quercia virgiliana e il leccio (quercus ilex), nonché da castagni. Una volta arrivati in cima a P. Pistulona avremo modo di ammirare un bellissimo paesaggio sullo stretto di Messina e la costa calabrese. Dopo il pranzo a sacco è previsto il ritorno vero le auto. A Seguire la Visita Enoteca Provinciale e del Monastero benedettino di S.Placido Calonerò, una delle opere più importanti del rinascimento italiano in Sicilia. Al termine della visita sarà opzionalmente possibile degustare le tipicità vinicole della Provincia di Messina, le tre DOC , il vino Faro, la Malvasia delle Lipari e il Mamertino.

Lunghezza A/R: 7 km 
Durata: 5/6 h
Dislivello max: 200 m
Altitudine max: 610 m
Difficoltà: facile



La Badiazza e il “Giardino delle Meraviglie”

Esc2014020937Piacevole escursione che tocca le rovine della Badiazza, l’antico monastero benedettino di S.Maria della Valle (XII secolo), e primo convento femminile latino di cui si hanno tracce nella Sicilia normanna. Attraverso un facile percorso su strada asfaltata nel demanio forestale dei Peloritani, giungeremo al “Giardino delle Meraviglie” – Centro polifunzionale delle piante endemiche e autoctone del Mediterraneo. Attraverso il torrente e il vecchio sentiero, che un tempo collegava Messina a Milazzo, si arriva all'incrocio "Portella S. Rizzo" (470 m), localmente chiamato "i quattru strati" (quattro strade). Passeggiando per un sentiero lastricato si entra nel Pineta di Camaro, un bosco artificiale del primo Novecento, pieno di pini, pioppi, castagni e salici. L'escursione proseguirà attraverso il percorso naturale denominato "Ferraro-Madonnuzza" fino a raggiungere finalmente l'edificio polifunzionale dei Peloritani. La struttura, realizzata lungo la strada che conduce al santuario di Dinnammare, sostituisce l’ex-vivaio della Forestale e nei suoi 16 mila metri quadrati di superficie ospita il giardino delle farfalle, lo stagno con flora igrofila, il giardino della flora peloritana (con 200 piante autoctone distribuite per fasce altimetriche, alcune molto rare e a rischio d’estinzione), il sentiero delle essenze e delle piante officinali e quello sensoriale, il giardino dei fruttiferi autoctoni, il sentiero geolitologico e la rappresentazione della carta litologica della provincia di Messina realizzata con materiali rocciosi ritrovati nelle varie zone del nostro territorio. Dopo la visita accompagnati dalla guida si ritorna al punto di partenza con possibilità di effettuare una sosta per il pranzo da “don Minico” caratteristico chioschetto che offre la tradizionale “Pagnotta alla Disgraziata Messinese”.

Lunghezza: 4 km ca
Durata: 4 ore ca
Difficoltà: media



La Badiazza e Forte San Jachiddu

Esc2010111407Il sentiero inizia con la visita guidata del Monastero benedettino di Santa Maria della Valle. Conosciuto sotto il nome di "Badiazza", questo edificio religioso del XII secolo è ubicato nel letto della fiumara di San Michele. Attraverso un meraviglioso bosco di pini, giungeremo alla rinomata Portella di San Rizzo, localmente chiamato "i quattru strati" (quattro strade). Dopo una piccola sosta presso il chiosco di Don Minico, per gustare la tipica "Pagnotta alla Disgraziata Messinese", attraverseremo il bosco di Candelara e la "Portella Castanea", per giungere finalmente al "Forte San Jachiddu", una delle più importanti Fortificazioni Umbertine della provincia di Messina.

Durata: 6h
Lunghezza: 12 Km
Difficoltà: media



Musolino - Forte Campone - Pizzo Chiarino 

L’escursione inizia dalla piazzola di sosta dell’area attrezzata Musolino (a 600 m s.l.m.) e prosegue in discesa per circa 4 km. Durante la camminata avremo modo di apprezzare flora e fauna dei monti Peloritani. Passando per dei boschi di querce e castagni e da un fitto sottobosco di pungitopo e ampelodesma, arriveremo a Forte Campone, una tra le fortificazioni umbertine più elevate della città di Messina. Ubicato a Calvaruso, a 500 metri circa sul livello del mare, è strutturato su due livelli collegati da una rampa sul lato sinistro. All'interno della struttura fortificata si possono notare otto diverse piazzole per cannoni. Dopo una sosta, riprenderemo il sentiero fatto di discese e salite, fino a giungere a Pizzo Chiarino (896 m s.l.m) da dove sarà possibile osservare un fantastico panorama sullo stretto di Messina. Da qui si ritornerà al punto di partenza.

Durata: 6 h
Lunghezza: 10 km 
Dislivello max: 200 m 
Difficoltà: faci

 


Data e ora partenza
: da concordare
Punto di partenza: da concordare in base
Tariffa sevizio guida: da definire in base al numero di partecipanti.

Prenotazione obbligatoria da effettuarsi preferibilmente almeno 48 ore prima della partenza.

Per maggiori informazioni e/o prenotazioni: 3313457538 - escursioni@associazionepfm.it